IL MAL DI SCHIENA E SANTA AUGUSTA
Vittorio Veneto è il risultato della fusione, per volere di Vittorio Emanuele II, di due antichi centri in perenne lotta tra loro: Ceneda e Serravalle. Tutto è doppio in città: due duomi, due Santi protettori (San Tiziano a Ceneda, Santa Augusta a Serravalle) ognuno con la propria festa… ancora oggi questa “divisione” è sentita in città.
Se di San Tiziano si conosce bene la storia, non possiamo dire lo stesso di Santa Augusta la cui storia è avvolta nel mistero; fu uccisa dal padre, il re goto e pagano, Matrucco perché non voleva ripudiare la religione cristiana a cui era votata.
Il padre fece di tutto per far redimere la figlia: la imprigionò, la torturò facendoli strappare due denti, la bruciò viva… ma lei ne uscì indenne, legata a una ruota fu fatta rotolare giù da una collina. Nulla di tutto ciò ebbe l’effetto sperato e per questo venne decapitata. Nel posto dove furono trovate le ossa della martire venne eretta una chiesa voluta dal popolo e Augusta ricambiò la devozione di quest’ultimo.
Il santuario si trova in una posizione arroccata, la via per raggiungerlo è costellata da alcune cappelle costruite come voto alla santa per aver protetto i serravallesi dalla peste. I “benefici” di Santa Augusta si possono provare anche oggi: la tradizione e il detto “le cordele de Santa Gusta le guarisse dal mal de zuca” ci spiegano che per far passare l’emicrania basta inserire la testa nelle aperture di una cancellata che recinta il luogo dove furono rinvenute le ossa della martire.
Altro detto altro beneficio: “le colone de l’altar la to schena fa drezar” significa che passando tra le due strette colonne dell’arca della Santa, posta dietro l’altare, si sconfigge il mal di schiena.
In tempi così difficili è una Santa da tenere in considerazione… una passeggiata a Vittorio Veneto toglierà sicuramente emicrania e mal di schiena!
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