LA COLLEZIONE ODDO ARRIGONI DEGLI ODDI
Al secondo piano del Museo di Storia Naturale di Pordenone è esposta un'antica collezione risalente alla metà del 1800 composta di centinaia di uccelli tassidermizzati, provenienti dai vari continenti, Antartide compreso!
Il suo proprietario fu il conte Oddo Arrigoni degli Oddi di Monselice, padre del più grande ornitologo italiano, Ettore Arrigoni degli Oddi, accademico di spessore a livello internazionale.
Oddo Arrigoni degli Oddi, fu uomo di cultura, studioso di scienze, si occupò attivamente di tematiche inerenti lo sviluppo dell'agricoltura e la lotta alle malattie più diffuse fra i contadini, come per esempio la pellagra. La sua grande passione però fu la caccia abbinata allo studio dell'avifauna, condotto con criteri moderni, tanto da indurlo a suggerire ai parlamentari del regno una nuova e più moderna legge sulla caccia, articolata a livello nazionale, in modo da garantire tutela per le specie a maggior rischio.
La sua collezione esotica è composta di circa cinquecento esemplari scelti in modo da essere riferimento per gli studi di Sistematica. Nel complesso però emerge come il Conte abbia privilegiato anche l'aspetto estetico: il nucleo più importante della sala, ricostruita con gli arredi originali così come era, infatti, è di un'eleganza straordinaria, soprattutto se visto quale elemento centrale di un allestimento con le campane degli uccelli e la più piccola vetrina con fauna australiana.
Fra i campioni non mancano le rarità: Cacatua sulphurea e Gubernatrix cristata , provenienti rispettivamente dall’Indonesia e dal Sud America, oppure Jacamaralcyon tridactila del Sud America, tutte specie oggi a rischio per la progressiva riduzione dei loro habitat.
Oltre alla grande vetrina sono interessanti le "campane degli uccelli" composizioni di epoca Vittoriana realizzate con centinaia di colibrì.