LE CANTINELLE
L’origine di Pordenone si può far risalire al XIII secolo circa e va collegata alla sua collocazione nel territorio che le diede grande rilievo a livello commerciale. Un “porto franco” dei Duchi d’Austria, conteso dal Patriarcato ma soprattutto dai veneziani. Lo sviluppo commerciale e mercantile è favorito dalle nuove famiglie che vanno stabilendosi in città: famiglie di umili origini che ora cercano affermazione economica e prestigio sociale.
Prestigio da esprimere attraverso le architetture dei palazzi in Contrada Maggiore e attraverso l’arte nelle sue molteplici forme. I palazzi vengono così arricchiti da elementi strutturali affini alle mode del tempo, gli affreschi decorano con le loro storie interi saloni, vengono prodotti quadri, libri miniati, statue e… cantinelle.
Avete mai sentito parlare delle cantinelle? Le cantinelle hanno delle caratteristiche ben riconoscibili: erano prodotte da botteghe specializzate; di formato rettangolare (le cantinelle pordenonesi misurano 20x30 cm); i disegni sono semplici e lineari, le immagini sono definite da una linea di contorno; pochi i colori utilizzati e stesi con campiture piatte (senza sfumature).
Immaginate di vedere le cantinelle da una distanza di tre/quattro metri: la semplicità e la linearità delle immagini ci permettono di cogliere la rappresentazione con un solo colpo d’occhio. Ed è proprio da queste distanze che venivano ammirate perché la loro collocazione originale era tra una trave e l’altra del soffitto, con una posizione leggermente obliqua per facilitarne la lettura.
Storie da leggere con il naso all’insù. Storie di cavalieri e dame, di guerre e animali fantastici… storie che dai libri si traducono in immagini che arricchiscono gli elementi decorativi del palazzo ma che oggi mancano di una voce narrante, ben conosciuta da chi un tempo osservava la storia rappresentata.
Le cantinelle presenti al Museo civico d’Arte di Pordenone (sala 11 primo piano) appartengono a due nuclei distinti, in entrambi i casi non conosciamo l’ordine esatto di lettura perché quando le tavolette furono staccate dalla loro sede non venne documentata la loro disposizione originaria.
Le cantinelle, per la loro semplicità grafica possono ricordare i fumetti, racchiuse entro riquadri a creare delle strisce; se oggi i protagonisti parlano attraverso dei balloon con all’interno i dialoghi, un tempo ci si affidava ancora alla voce narrante di un cantastorie. Ma questi sono altri tempi e altre modalità di rappresentazione.