N 34 Lo sapevi che … eupolis a domicilio – STORIA, ATTIVITA’ E PASSIONE. IL MULINO FALETTI SANCHINI DI POLCENIGO

STORIA, ATTIVITA' E PASSIONE. IL MULINO FALETTI SANCHINI DI POLCENIGO

Il borgo di Polcenigo è indubbiamente uno dei più suggestivi del Friuli occidentale, ricco di bellezze architettoniche, naturali e siti archeologici. Oggi scopriamo una di queste valenze, che per  caratteristiche e storia, passata e recente, è uno dei simboli dell'opera di recupero e valorizzazione che nella pedemontana pordenonese si è in grado di realizzare. Il Mulino Faletti Sanchini, che, dopo un importante restauro, è stato inaugurato il 22 maggio 2016.

Nell'affascinante struttura sono conservati moltissimi oggetti originali legati alla produzione di farine a partire due imponenti macine; nel piano inferiore è inoltre possibile viaggiare attraverso secoli di storia, tra ingranaggi, pulegge, cinghie e alberi da trasmissione. La struttura ospita anche la sede dell’Associazione Borgo Creativo, che propone attività didattiche - anche con la nostra collaborazione - passeggiate, workshop, corsi di intreccio, incontri e azioni di promozione culturale e turistica del territorio.

Questo edificio ha una storia lunga, caratterizzata da varie trasformazioni d’uso tutte legate alla forza dell’acqua del Gorgazzetto: originariamente follo da panni, diventò poi anche segheria e in seguito mulino. Ripercorriamone alcune tappe.

Nel 1481 i conti di Polcenigo acquistarono un follo da panni da “mistro” Daniel Zambon.
Il follo da panni era un edificio dove si sgrassavano, assodavano e infeltrivano i panni di lana, utilizzando l’azione continua di una sorta di pesanti mazzuoli di legno messi in movimento da ruote idrauliche simili a quelle dei mulini. I folli erano di solito situati fuori dell’abitato, sia per la loro notevole rumorosità, sia perché il processo di lavorazione della lana sporcava le acque, che quindi non potevano più essere usate per essere bevute o per lavare.

Nel seicento i conti di Polcenigo affittarono l’opificio prima ai conti di Colloredo e poi ai nobili udinesi Del Torso, che lo diedero poi in gestione ad esperti follatori. Intorno al 1738 i conti polcenighesi costruirono accanto al follo da panni una segheria idraulica. Ai primi dell’ottocento risultava operante però solo la segheria, alla quale si aggiunse presto un nuovo mulino. Dal censimento dei mulini friulani compiuto dal Falcioni nel 1877 risulta che all’epoca il nostro mulino, detto “della Siega”, aveva due palmenti da granoturco, pale piane di fianco e di sotto, una portata media di 800 litri, una caduta di 1,65 metri e 17,60 cavalli vapore di forza teorica.
Nel 1879 segheria e mulino passarono a Nicolò, Giacomo e Margherita di Polcenigo, figli di Giuseppe; nel 1881 sembra restare unico proprietario Nicolò, mentre nel 1898 i padroni sono Alderico e Margherita. Quest’ultima rimane l’unica detentrice nel 1901.

Nel 1903 Luigi Lacchin comprò l’edificio dalla Contessa Margherita Polcenigo vedova Sbroiavacca. Le condizioni dell’edificio dovevano essere pessime. Il mulino e la segheria vennero ricostruiti, e risultano attivi a quanto pare almeno a partire dal 1913.

Nell’opificio lavorò per un certo periodo (anni Venti – Trenta) Elia Selva, falegname e mugnaio, al quale subentrò Carlo Rosset, che vi rimane fino al 1985. Dopo tale data funzionò per breve tempo la sola segheria. Nel 1990 la sega fu smontata e venduta in Russia: finisce in questo modo la storia plurisecolare dell’opificio.

L’edificio, ben conservato, è poi passato in proprietà a Curioni Teresa, moglie di Luigi Lacchin e  successivamente di figlia in figlia: Maria Lacchin, Elda Zaro, Mariapaola Faletti; ora infine ad Angela ed Elena Sanchini.

Alla famiglia Sanchini si deve il progetto di restauro della struttura. Un'opera importantissima per molti motivi: ha ridato alla Comunità, intesa non solo come locale ma anche con un'accezione più estesa, un luogo della sua Storia; inoltre ha contribuito in modo tangibile alla valorizzazione del Borgo di Polcenigo e del paesaggio pedemontano. Non per ultimo ha dimostrato come il sogno di persone innamorate del proprio territorio può trasformarsi - con fatica, impegno e sensibilità - in realtà!

Con la speranza che possiate visitarlo il prima possibile vi segnaliamo per maggiori informazioni:

www.borgocreativopolcenigo.it/mulino-segheria-sanchini/

Video di animazione: Borgocreativo

Foto: Archivio Eupolis

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