N31 Lo sapevi che … eupolis a domicilio – DI NUOVO IN CIMA A UN COLLE. IL CASTELLO DI MONTEREALE VALCELLINA

DI NUOVO IN CIMA A UN COLLE. IL CASTELLO DI MONTEREALE VALCELLINA

Un altro castello medievale è il protagonista di oggi. Come in un viaggio virtuale a Montereale Valcellina, stiamo risalendo il percorso che dall’attuale Pieve di S. Rocco si snoda lungo le pendici del colle che la sovrasta. Abbandonato alla nostra destra un sito archeologico protetto da una tettoia (si tratta di resti di più abitazioni risalenti a migliaia di anni fa), la strada sterrata ci porta a imboccare un sentiero nel bosco, fino ad arrivare ai ruderi di un'antica fortificazione medievale.
Molti sono gli aspetti interessanti di questo sito, sia dal punto di vista storico-archeologico, sia paesaggistico.
La prima notizia sul “Castrum Montis Regalis” risale al 1203 e attesta la sua presenza sul colle, in località detta Calaresio. In quest’anno il Vescovo di Concordia ne ottenne il controllo, che viene affidato a un Miles, rappresentante di varie figure feudali, con l’incarico di gestire direttamente l’insediamento fortificato. Il castello era punto di riferimento per alcuni nuclei abitativi, sviluppati forse a partire da più antichi insediamenti altomedievali: a Grizzo, Malnisio e Montereale, alla base del colle stesso in corrispondenza della chiesa plebanale.

Le vicende storiche che coinvolgono il Castello sono molteplici e s’inseriscono in un quadro più ampio che caratterizza la storia della pedemontana pordenonese e in generale il Friuli dal XII al XVI secolo. Solo per citare alcuni passaggi in maniera molto sintetica: nel 1213 è assegnato a Varnero, Albertino e Odorico, primi signori di Montereale. Ma eventi più rilevanti riguardano gli assedi che la fortificazione ha subito perché edificata in una posizione estremamente importante, all’incrocio tra le vie pedemontane e quelle che si sviluppavano verso la Valcellina e le altre valli.

Tra questi eventi conflittuali si ricordano l’assedio del 1241 da parte del signore di Maniago e del 1290 ad opera del Patriarca Raimondo della Torre. Ancora: tra il 1313 e il 1319 si accese il conflitto con i signori di Pinzano, Toppo e Maniago, che si inserisce nel quadro dei contrasti tra Venezia e il atriarcato di Aquileia. Ma l’episodio più drammatico fu, nel 1346, la presa e saccheggio del Castello a opera del Conte di Porcia; seguì nel 1411 l’assedio dell’esercito ungherese, che si concluse con la mutilazione di tutti gli abitanti della fortificazione. La struttura cessa la sua funzione di presidio del territorio, anche perchè danneggiata, dopo i terremoti del 1511 e 1575.

L’insediamento era così strutturato: l’intera area di 2800 mq era protetta da una cinta del perimetro di 215 m; l’entrata era posta a nord e caratterizzata da due ambienti laterali e una torre porta sovrastante. A sud dell’area, nel punto più alto, era edificata la massiccia torre mastio, a pianta quadrata di 11 m di lato; essa fungeva da dimora signorile e da rifugio in caso di assedio. A est, affiancate alla cinta muraria, alcune casette d’abitanza. Nel castello, come dimostrano i reperti archeologici, si svolgeva una vita sobria fatta di attività domestiche e alcune attività artigianali, come la lavorazione del cuoio. Molto interessante è stato il ritrovamento del più antico scacciapensieri friulano, datato al XVI-XVII sec. e testimonianza delle attività pastorali che nell’area si svolsero dopo l’abbandono del Castello.

Il Castello e l’intera area del colle sono oggi visitabili anche per l’opera di pulizia e manutenzione dei sentieri effettuata dal gruppo di volontari di Legambiente Circolo delle Prealpi carniche. Grazie alla loro dedizione e amore per il territorio è possibile raggiungere le vestigia di questa fortezza, respirare in essa l’aria densa di storia e vicende umane e godere dell’incredibile paesaggio che da qui si apre a 360 gradi.

I reperti del sito castellano sono esposti e parte fondamentale della stanza 4 del Museo archeologico di Montereale Valcellina – MAMV, dove vi aspettiamo appena possibile.

Foto: archivio eupolis

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