N14 Lo sapevi che…eupolis a domicilio – IL CIELO DI APRILE
Questi giorni a casa possono essere l’occasione per alzare gli occhi al cielo e imparare ad osservare alcuni elementi interessanti del cosmo.
Scegliete la finestra, il terrazzo o l’angolo del giardino meno illuminato in una sera di cielo sereno e guardate in su.
L’oggetto più luminoso nel cielo in questo periodo è Venere che è visibile ad occidente fino a 4 ore dopo il tramonto del Sole. In altri periodi dell’anno è visibile al mattino prima dell’alba e fu Pitagora a capire per primo che non erano due astri, ma lo stesso pianeta.
Se avete voglia di svegliarvi presto, tra le 4 e le 5.30 sarà possibile osservare in direzione sud est, non molto alti sull’orizzonte e vicini tra loro, altri tre pianeti: Marte, Saturno e Giove (da sinistra a destra). Marte si distingue anche per il tipico colore rosso.
Il 3 aprile si verifica anche la congiunzione di Venere con l’ammasso stellare delle Pleiadi, un gruppo di stelle molto ravvicinate, anche nella realtà, nella costellazione del Toro. La loro forma è visibile nel simbolo della casa automobilistica Subaru, che infatti è proprio il nome giapponese delle Pleiadi.
Nelle prime ore della notte a sud domina il cielo Orione, divertitevi a osservare il colore delle sue stelle. In alto a sinistra c’è Betelgeuse, che dopo un periodo di bassa luminosità ha ricominciato a splendere di un evidente colore rosso, in basso a destra c’è Rigel (nome che deriva da un termine arabo che significa proprio piede sinistro), supergigante blu. In realtà si è scoperto che Rigel è un sistema stellare perché attorno alla stella principale ruotano altre due stelle azzurre.
Sono entrambi stelle molto più grandi del Sole, ma Betelgeuse in particolare, se si trovasse al posto del Sole, includerebbe al proprio interno l’orbita di Mercurio, Venere, Terra e anche Marte. E’ infatti una delle più grandi stelle conosciute.
A nordest, invece, è possibile osservare l’orsa maggiore, nel suo periodo di massima altezza sull’orizzonte (culminazione). Lo sapevate che le sette stelle di questa costellazione per i Romani erano i sette buoi, o meglio i septem triones, da cui il termine settentrione?
Nella foto da sinistra a destra Orione, Toro e le Pleiadi fotografate da #Piancavallo
#IoRestoaCasa #IoStoconlaCultura #eupolisfalasuaparte